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La cattura della cerva dalle corna dorate

La quarta fatica di Ercole consiste nella cattura di una cerva  dalle corna dorate , sacra a Diana ma desiderata anche da Artemide, che vive sul monte Cerine. Essa si muove con tanta agilità e leggerezza che nessuno è mai riuscito a raggiungerla. Ercole, dopo averla inseguita per un anno, la cattura e la conduce nel tempio di Micene. 

Ercole viene mandato al lavoro in un campo in cui deve decidere quale voce, di tutte le molte voci, susciterà l’obbedienza del suo cuore.

 

 Alla quarta porta, la quarta fatica , Ercole è in silenzio.  Si affaccia su un orizzonte lontano dove si può vedere il tempio del Signore, il santuario del Dio Sole. Il silenzio è rotto dalla voce di Artemide, dea della luna, che rivendica a sé la cerva dalle corna dorate, presto contrastata da quella di Diana, cacciatrice dei cieli. Più tardi,  arriva una voce imponente che dice a Ercole che la cerva non appartiene a nessuna delle due, ma a Dio solo.  Lo dirige a salvarlo e farlo riposare nel santuario santo.

 

Interpretazione del mito

Il segno del Cancro è noto come la porta dell’incarnazione e rappresenta la coscienza di massa o istintuale.  Il riferimento del mito al “ritorno”, allude al processo di reincarnazione, quando l’istinto e l’intelletto hanno fatto il loro lavoro possono essere sostituiti dalla coscienza o dall’intuizione di gruppo.

  Il segno è governato sia dalla luna, che dà quell’identificazione di massa con la forma, e spiritualmente da Nettuno, che dissolve l’Ego individuale a favore della coscienza universale

 

Abbiamo visto che la cerva dalle corna dorate che Ercole cercava nella quarta fatica,  era sacra anche per Artemide,  ma è stata rivendicata anche da Diana, e da Apollo, il Dio del sole; essi rappresentano nella quarta fatica, rispettivamente l’ istinto, l’intelletto e l’intuizione, che sono aspetti della coscienza e della risposta all’ambiente e al mondo in cui si trova l’essere umano. 

L’uomo ha una natura animale, e  possiede la qualità dell’istinto e della risposta istintiva al suo ambiente: l’ istinto è la coscienza e la consapevolezza della forma( Artemide, la luna).  L’ uomo ha inoltre una natura mentale:  è razionale, può analizzare e dunque possedere cio’ che chiamiamo mente e quella facoltà di percezione e risposta intellettuale, che lo differenziano dall’animale; quando ha raggiunto quella fase di consapevolezza intelligente e istintiva, allora Euristeo  indica che c’è un altro mondo di cui può diventare ugualmente consapevole, ma che ha il proprio metodo di contatto e il proprio apparecchio di risposta. 

Per Ercole , la conquista della quarta fatica non consiste nel dominare  l’istinto, per il quale ha guardato; non per l’intelletto: era qualcos’altro, e per questo ha trascorso un ciclo di vita per la cattura della cerva dalle corna dorate.  Alla fine la cattura e la porta nel Tempio, dove è stato rivendicato dal Dio del sole che

nella cerva ha riconosciuto l’intuizione spirituale, quell’estensione della coscienza,  un senso di consapevolezza altamente sviluppato

 

La quarta fatica di Ercole si conclude portando la cerva al suo cuore ,al Tempio del Sole, dopodiché muore per una ferita alla gamba.  Tornato dal suo maestro, Ercole vede di nuovo la cerva in piedi nel campo proprio nel punto in cui l’aveva vista per la prima volta.

 

 Questo allude alle lezioni spirituali di cura, preoccupazione amorevole e compassione proprie del segno del Cancro: avere interesse per tutte le creature portandole al nostro cuore.  Simboleggia anche la rinascita.  Questa storia è una metafora per la verità spirituale che (sotto la custodia della Luna) le forme fisiche sono soggette alle maree del cambiamento e tuttavia (sotto la custodia di Nettuno) c’è un continuo afflusso di Spirito che rimane costante all’interno e attraverso le forme mutevoli.

 

Ercole, impara la lezione che non avrà successo fin quando non avrà trasmutato l’istinto in intuizione, passando attraverso l’intelletto. Egli pertanto conduce la cerva catturata (l’istinto) al Tempio, luogo dell’intuizione

 

APPROFONDIMENTO DELL’ARCHETIPO

Il Cancro e’un segno d’acqua , governato exotericamente dalla Luna ed esotericamente da Nettuno 

L’antico mantra per la personalita’ del segno 

“Lascia che l’isolamento sia la regola, eppure la folla esiste”

 

Il forte bisogno di sicurezza e fondamento viene percepito solo attraverso oggetti esterni dall’individuo dominato dalla personalita’. Per garantire ciò, puo’ costruire un muro di isolamento dal mondo.  La casa è creata come luogo di sicurezza, armonia e comfort.  Ma la sua portata è solo quella della famiglia immediata.  La sua influenza non si estende oltre le sue quattro mura.

 Mutevole quando cambia la luna e bramoso di stabilità esterna, quando è la stabilità emotiva interiore che vuole veramente.  Tende alla nostalgia, molto patriottico e attaccato alle tradizioni di casa, la quale diviene il guscio che protegge dal mondo e lo tiene chiuso nei suoi confini.

 

Il Cancro dominato dalla Luna è totalmente inconsapevole di sé come individuo.  È completamente identificato con i suoi genitori, il suo gruppo, la sua tribù.  Inconsciamente, riproduce, più e più volte, gli schemi karmici che lo legano al piano fisico.  L’autoconservazione è al centro del suo essere;  c’è una tendenza ad accumulare, a possedere e ad essere attaccati. 

La sua sensibilita’ e ricettivita’ lo rende attivo psichicamente.  A questo livello, lo psichismo del Cancro è indifferenziato e risponde semplicemente alle influenze delle fasi lunari e alle vibrazioni emotive all’interno del suo ambiente. Può avere difficoltà a distinguere tra le sue impressioni e l’influenza degli altri su di se’.  Inconsciamente lotta per mantenere il concetto più elementare di sé. 

 Nell’astrologia esoterica, il tibetano ci dice che la Luna è la “Madre di tutte le forme”, mentre Nettuno è il “Dio delle acque”.  In Cancro abbiamo la sacra unione della Madre di tutte le Forme (la Luna) e del Dio delle Acque (Nettuno), che rappresenta lo spirito.  

 

Mentre costruiamo intimità e relazione con l’anima, siamo sempre più sotto l’influenza del governatore spirituale di Cancro, Nettuno.

Nel glifo di Nettuno abbiamo una mezzaluna rivolta verso l’alto:  ciò indica la ricettività dell’anima allo spirito, che giace al di sopra della croce e dei limiti della materia.

Le tre frecce sopra una croce, simboleggiano l’ascensione  in più direzioni, verso l’alto e lontano dal terreno sottostante.  La metà superiore del glifo vuole muoversi in avanti e verso l’esterno, ma è trattenuta perché è ancorata alle limitazioni fisiche del mondo materiale.  Questo è il motivo per cui Nettuno ha così tante connessioni con l’Illuminazione e il Sentiero Spirituale che rendono possibile il supermento dei limiti della materia.

 

Nettuno a livello di personalità dissolve le condizioni fisiche e mentali che impedirebbero l’afflusso dello spirito nella materia fisica sotto forma di Amore Universale e Coscienza Cristica:  la vera natura oceanica del nostro Essere.

 

Ovviamente in senso profondo nettuno dissolve il tuo “ego”in modo di aprire la strada al tuo sé superiore., dissolve la tua idea di te stesso, l’illusione .ma ciò dipende dal livello di coscienza a cui si è identificati.

 

Per tutti i Cancro, quando si verifica questa dissoluzione, c’è un senso di appartenenza alla famiglia dell’umanità piuttosto che a un legame alle sole radici biologiche familiari

 

 L’antico mantram per l’Anima in Cancro è: “Costruisco una casa illuminata e in essa vi dimoro”.  

 Una casa illuminata si manifesta quando la luce dell’anima irradia e illumina il mondo interiore .  Sotto l’influenza di nettuno , l’individuo del cancro costruisce radici e fondamenta interiori 

la casa illuminata e’il tuo corpo, la casa della tua anima e questa nuova casa  è la luce che porti sempre dentro di te, il mondo intero è la tua famiglia e nutri gli altri principalmente attraverso l’emanazione della tua luce interiore.

 

INTEGRAZIONE DELLA POLARITA’

CANCRO-CAPRICORNO

 

 Il segno opposto al Cancro è il Capricorno, e questi due archetipi costituiscono  due portali : una è l’ingresso della vita entro la forma (incarnazione) e l’altra e’l’ingresso della vita spirituale (liberazione).  Una segna l’inizio dell’esperienza umana sul piano fisico, l’altro ne segna il culmine.

 

Cosa integra il Cancro attraverso il suo opposto Capricorno?

-A definire obiettivi concreti e una direzione  nella vita

-Radicamento 

 – Integrita’

 – Responsabilita’ 

 – Autorita’ 

– Disciplina interiore

 – Ad entrare nell’età adulta spirituale, fuori dal Nido.

 – Impara a essere genitore di se stesso 

– Impara ad assumere le responsabilità della  vita e accettando la responsabilità delle proprie azioni

 

Sviluppando un equilibrio tra

 

-La sensibilità emotiva del Cancro e la disciplina del Capricorno

– L’attaccamento del Cancro alle persone e il distacco impersonale del Capricorno

– La tendenza del Cancro a nascondersi nel suo guscio  e  il bisogno del Capricorno di riconoscimento pubblico

 – Gli umori , le decisioni mutevoli del Cancro e il radicamento del Capricorno

 

Saturno , governatore del Capricorno,  offre l’opportunità di liberarci dai confini, dai limiti e dalle restrizioni che ci vengono imposti dal nostro karma biologico e familiare, indicato dalla 4 casa del Cancro

clicca qui http://meditiamoastrologia.com/uccisione-di-cerbero/

 

Aiuta ad aprire i nostri occhi sulla nostra realtà interiore attraverso prove di autodisciplina e restrizioni, e rendendo possibile il  progresso evolutivo una volta superati i test necessari .

 

Quando sai davvero chi sei, quando sei forte all’interno (Cancro ) non c’è nulla che non puoi ottenere (Capricorno)

 

 Alcune domande su cui riflettere per la personalità del Cancro:

-cosa rappresenta per te la famiglia di origine, il tuo gruppo, la tua tribu’? 

-l’impulso per il  Cancro è spesso quello di ritirarsi nel suo guscio invece di affrontare il mondo. Trovi difficile esprimere verbalmente i tuoi sentimenti ed emozioni agli altri? Perche’?

– tendi ad isolarti e a ritirarti dal mondo , quando ti senti vulnerabile?

 

 Alcune domande su cui riflettere per l’espressione dell’Anima in Cancro:

-Come radichi in modo tangibile il tuo dono di empatia ,sensibilita’, cura e nutrimento?

– A chi lo rivolgi?

– Percepisci la tua dimora interiore come una fonte di luce per te stessa e per gli altri?

– Riconosci come  tua famiglia, l’umanita’ stessa?

 

 Tara

La dodicesima fatica di Ercole è la cattura dei buoi rossi di Gerione

“Questa è la tua dodicesima fatica, o Ercole, prima della liberazione. Andrai da Gerione, il mostro a tre teste che tiene illegalmente con sé una mandria di buoi dal colore rosso. 

Conducili alla Città Sacra e libererai così, insieme a te stesso, anche il mondo dagli istinti inferiori che impediscono il progresso sulla Via

Ora l’umanità, il mostro violento, è pronta per essere salvata: sei Tu, che hai superato ogni prova, il Salvatore del Mondo.

 

Il Mito

La dodicesima fatica di Ercole

Nella sacra Camera del Concilio, Colui Che Presiedeva rivelò al Maestro la Volontà di Ciò che Deve Essere.

“Egli è perduto e ritrovato; morto eppur vibrante di Vita. Il servitore diviene il salvatore e ritorna alla sua dimora.”

Il Maestro rifletté, poi chiamò Ercole e gli disse:

“Ora sei innanzi all’ultima porta, ti rimane ancora una fatica prima di completare il circolo ed ottenere la liberazione. Và in quel luogo oscuro chiamato Erizia, dove la Grande Illusione regna sovrana, dove Gerione, il mostro a tre teste, tre corpi e sei mani, è signore e re. Illegalmente egli tiene con sé una mandria di buoi dal colore rosso cupo. Tu devi portare questa mandria da Erizia alla nostra Sacra Città. Fai attenzione a Eurizione, il pastore e al suo cane a due teste, Ortro”. 

Passando per la dodicesima Porta, il figlio dell’uomo, che era anche figlio di Dio, s’avviò in cerca di Gerione. E così fu. Con la protezione del calice d’oro, Ercole salpò e veleggiò sull’agitato mare per giungere infine alla terra di Erizia.

Di lì a poco giunse sul luogo dove pascolava la mandria dei buoi rossi, che era sotto la sorveglianza del pastore Eurizione e del cane Ortro, dalla doppia testa.

Quando Ercole si avvicinò, il cane gli si scagliò contro come una freccia che vola dritta verso il bersaglio, urlando e grugnendo orribilmente, spalancando con ferocia le nude zanne.

Ercole abbatté il mostro con un colpo decisivo, poi tornò indietro e si avviò verso la Città Sacra. Ben presto Gerione ed Ercole si trovarono faccia a faccia. Sbuffando fuoco e fiamme simultaneamente dalle sue tre teste, il mostro fu trafitto ed Ercole condusse quindi la mandria verso la Città Sacra.

 Sebbene provato da questa sua dodicesima fatica, Ercole riuscì infine a tornare.

Il Maestro l’attendeva.

“Benvenuto, o figlio di Dio e anche figlio dell’uomo: il gioiello dell’immortalità è tuo. Con queste dodici fatiche hai superato tutto ciò che è umano e hai raggiunto il divino. Sei tornato alla tua dimora per non lasciarla mai più. Il tuo nome sarà scritto nel firmamento stellato, come simbolo che ricorderà a tutti i combattenti figli degli uomini il loro destino immortale. Le tue fatiche umane sono finite, ora inizia il tuo compito cosmico.”

 

Interpretazione del mito della dodicesima fatica di Ercole

La dodicesima fatica di Ercole descrive Gerione come un gigante a tre teste che simboleggia la triplice natura della costituzione umana.  È compito di Ercole in questo lavoro portare questa triplicita’ (corpo fisico,emotivo e mentale) a servizio dell’anima: Ercole le trafigge con la freccia dello spirito, sconfiggendo la natura inferiore. Con questo atto,  Ercole ha dimostrato di aver raggiunto la piena padronanza e maestria della sua natura inferiore.

La mandria di buoi rossi ha il significato della comunita’ unita perché sono animali sociali.  Il bestiame di Gerione è rosso, macchiato del colore del tramonto, a simboleggiare il completamento di un ciclo.

 

Il compito spirituale in Pesci

La dodicesima fatica di Ercole

 

I Pesci, segno mobile – elemento acqua, sono governati tradizionalmente da Nettuno e spiritualmente da Plutone.   

Sotto l’influenza di Nettuno, i Pesci, sono sensibili a tutto e tutti, con l’incapacità di discriminare la fonte di quella sensibilità.  Il piano astrale e il plesso solare sono di solito abbastanza aperti e indisciplinati, così che la sensazione viene spesso scambiata per coscienza, l’impressionabilità psichica per comprensione spirituale, simpatia per compassione.  L’esperienza è solitamente istintiva ed emotiva.  L’apertura emotiva tende a non essere fondate in alcuna forma pratica. 

  Questo aspetto totalmente inconscio del martirio / sacrificio di sé, è malsano.  La natura espansiva delle acque dei Pesci si estende verso l’esterno senza dighe , inondando l’area circostante. L’impulso per altri mondi ed esistenze (ricorda che il plesso solare è aperto al piano astrale) spesso porta all’abuso di sostanze o ad altre pratiche di evasione, eludendo   la disciplina mentale necessaria per scoprire la propria saggezza interiore.

Parole chiave per la personalita’dei Pesci

 “E la Parola disse: Entra nella materia”.

 

 Domande per l’integrazione della personalità:

 

  1. In quale spazio, dentro te stesso , ti rifugi e  in quale modo , per quale circostanza esterna?
  2. Cio’che senti ti avvicina o ti allontana dagli altri?Trovi difficile stabilire dei confini sani?
  3. Con quale senso pratico usi la tua fantasia ed immaginazione?

 

  Nel primo ciclo, dunque, l’anima è prigioniera nella sostanza, discendendo nell’oceano della materia.  Più tardi, sulla ruota rovesciata, il germe della Vita-Cristica viene impresso e il discepolo prende coscienza della dualità, provocando una grande Crisi di Polarizzazione.  La personalità viene lentamente allineata dall’anima.  La schiavitù è finalmente portata a termine quando l’anima si stacca dalla personalità e si ricollega nella coscienza all’Uno.  Questa è la storia culminante dei Pesci e dell’evoluzione umana.

 

Essendo l’opposto polare dei Pesci, la Vergine è uno dei segni dello zodiaco più significativi poiché contiene il Seme e rappresenta l’obiettivo del processo evolutivo umano.  Questo obiettivo è rivelare la velata realtà spirituale della materia.  La nota fondamentale della Vergine è infatti  “Il Cristo in te, la speranza della gloria”.  Questo è il seme che giace dormiente in Pesci

La dodicesima fatica di Ercole

 

Il temperamento del Pesci fluido e sensibile, medianico e psichicamente polarizzato, è stabilizzato in Vergine.  I due segni si bilanciano a vicenda mentre la Vergine fornisce l’impulso per l’introspezione mentale e l’analisi critica.  Anima e forma sono unite nella Vergine: il seme che nascondeva la realtà spirituale è vivo e rivela la bellezza dello spirito nella materia.  Le loro funzioni sono sostanzialmente intercambiabili.

 

Il mantram per l’ Anima in Pesci : “Esco dalla casa del Padre e tornando indietro, io Salvo”

 

Plutone : si dice che il pianeta detenga la custodia di tutto ciò che si trova sotto la superficie della Terra: la fertilità del suolo e la ricchezza delle sue gemme.  La storia di Plutone suggerisce che c’è qualcosa nel nostro nucleo, un gioiello, una luce interiore, che viene trasportata oltre la morte.  Attraverso Plutone, governatore spirituale dei Pesci,  il potere distruttore della morte intesa come completamento e fine di un ciclo  (morte del desiderio, morte della personalità e di tutto ciò che lo tiene tra le coppie di opposti) i Pesci  ottengono la liberazione finale.  Plutone non distrugge mai l’aspetto coscienza: e’ il grande rivelatore, interviene e fornisce le condizioni per la trasformazione finale e la dissoluzione di confini illusori

 

      Domande per l’espressione dell’Anima 

 

  1. Come trasmuti le esperienze mistiche in saggezza applicata ?
  2. Quali sono gli strumenti e le pratiche che utilizzi per accedere al tuo mondo interiore, e sentirti al tempo stesso, radicato ?
  3. In che modo integri l’archetipo del tuo opposto polare, la Vergine?come usi la tua mente?

La luce dell’iniziazione

L’uccisione di Cerbero

Nella decima fatica, Ercole, deve uccidere Cerbero , il Guardiano dell’Ade. Cerbero era il fedele servitore a tre teste dell’Ade. Era feroce e aveva i denti frastagliati. Proteggeva diligentemente il cancello dell’Ade per impedire ai morti di fuggire e ai vivi di entrare.
Ercole affronta il suo compito più pericoloso: deve discendere nell’oscuro mondo sotterraneo, dal quale nessun essere umano era mai tornato. Quindi era necessaria una preparazione per questo compito. Prima di intraprendere questo lavoro, Ercole si prepara visitando il luogo sacro di Eleusi, e viene iniziato ai misteri eleusini della vita e della morte. Questi misteri segreti rivelano le fasi del viaggio spirituale: purificazione , trasfigurazione e iniziazione. È preparato a viaggiare tra i mondi e solo allora parte per il suo viaggio.

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