La quinta fatica di Ercole avviene nel segno del leone

L’ UCCISIONE DEL LEONE DI NEMEA

Nella quinta fatica , Ercole si mette in viaggio per uccidere un leone che abita nella valle di Nemea, ricca di caverne, e che terrorizza tutta la zona . L’ eroe lo insegue fin dentro la caverna dove si trova rintanato e, poiché si tratta di una caverna a due uscite, ne chiude una per impedire la fuga del leone.  Infine, dopo aver inutilmente colpito il leone con la sola clava e con le frecce, lo soffoca con le sue stesse mani, e si servirà poi della pelle del leone come di una veste.

Interpretazione del mito

L’anima del leone (simboleggiato da Ercole nel mito) deve combattere e sconfiggere il Leone della Personalità in modo che diventi suo strumento.  Quando ha raggiunto questo obiettivo, la personalità diventa un “indumento” indossato dall’anima per la sua espressione nel mondo.

Il Segno del Leone simboleggia il passaggio evolutivo in cui l’uomo si individualizza e nasce a se stesso come individuo autocosciente: nella quinta fatica, Ercole uccide il leone della personalità, rinuncia quindi ai propri meccanismi di autodifesa per subordinarsi al Tutto, abbandona l’egoismo a favore dell’altruismo, domina i suoi istinti primordiali per proseguire lungo il cammino iniziatico verso la Luce, facendo propria la lezione insegnata dall’esperienza evolutiva insita nel segno del Leone, condividendola con gli altri.

Deve quindi lottare con forza per sconfiggere la sua forte personalità, per superare se stesso ed arrivare a donare agli altri la parte più pura della sua vera regalità. 

 

La sua gratificazione deve arrivare dalla generosità, dalla capacità di vincere il suo ego e di sconfiggere l’orgoglio, deve ridimensionare l’immagine che ha di se’ stesso sempre al di sopra di tutti e di tutto ed allora riuscirà ad essere davvero trascinante, un vero leader carismatico che esprimerà al meglio le sue qualità di generosità, passionalità, giustizia, protezione, volontà, forza, coraggio, creatività…

 

Approfondimento dell’archetipo

Il leone e’governato exotericamente ed esotericamente dal Sole

“L’individuo (Leone) cerca di conoscersi separato dalla massa (Cancro) e quindi come anima cosciente cerca il suo gruppo di anime (Acquario).  Quando entriamo nell’Era dell’Acquario, la polarità del Leone è altamente visibile nell’espressione dell’individualismo, in particolare nella moda e nei media”

P.Linsday

 

La voce della personalità in Leone dice: “Lascia che esistano altre forme, io governo

In questa fase  la personalità dominante non pienamente integrata, vede l’individuo come colui o colei che sta al centro dell’ universo, desiderosa di essere riconosciuta e di governare, assumendo che tutto ruoti intorno a se’: è spinta a stabilire identità, indipendenza e leadership. 

 

La ricerca della leadership, tuttavia, può spingere il Leone non risvegliato a dominare e governare gli altri:  come i pianeti che ruotano attorno al Sole, il Leone inferiore crede che tutti debbano ruotare intorno a lui. 

 Molto spesso,  sente un enorme bisogno di attenzione e cerca questa attenzione mettendo in mostra i suoi beni materiali, sui quali fonda la sua autostima.  La sua casa e i suoi figli sono importanti perché riflettono ciò che possiede;  ha bisogno di essere ammirato, di essere una “stella splendente”. In questo stadio di sviluppo il “collettivo” e’ considerato superficialmente  come coloro che si raccolgono intorno a lui.

 Per comprendere, governare e amare gli altri, la personalità del Leone deve prima comprendere, governare e amare se stesso.  Senza questo  non sarà mai un buon leader.

 

La voce dell’anima afferma:

“io sono quello e quello sono Io.”

Io sono l’anima e l’anima sono io

 

  Man mano che si sviluppa la conoscenza di sé, quale Sole illuminante, il Leone  impara a usare la propria volontà per scopi che vanno oltre l’interesse personale.

 

  Ma deve essere disposto a sfidare la caverna oscura delle sue pulsioni ed energie interiori.  

Quando Ercole domina la personalita’, la volontà di illuminare e di governare emana dall’Anima; ora e’ un individuo in grado di ispirare il gruppo di cui e’ membro, consacrando la sua individualita’ e divenendo il centro di emanazione di amore per gli altri “pianeti”.

 

Una volta che il Leone è arrivato al centro del suo Tempio Reale, governando fermamente il regno del sé, allora ” la luminescenza leonina irradia la vita degli altri attraverso il potere trasmutante dell’amore.  E questa pura Fiamma Solare individualizzata risplende eternamente su tutti con uguale fiammata.  Risplendente di fuoco spirituale, questo dominio include l’affermazione silenziosa nel cuore: “Voglio solo volere la Volontà di Dio”.  Il re dello zodiaco nel suo ‘aspetto maestoso’, rinunciando a ogni egocentrismo, diventa il leader veramente umile disposto a diventare il servo saggio.  Colui che si guadagna la corona deve essere soprattutto il servo che lavora senza pensare a se’ stesso”

 

INTEGRAZIONE DELLA POLARITA’ : ACQUARIO

“Non possiamo vivere solo per noi stessi.  Mille fibre ci collegano ai nostri simili;  e lungo quelle fibre, come fili simpatici, le nostre azioni corrono come corsi, e ci ritornano come effetti”

Herman Melville

 

Per arrivare a questa realizzazione del Sé autentico, ironia della sorte, il Leone ha bisogno della consapevolezza di gruppo del suo polare opposto Acquario. 

https://meditiamoastrologia.com/undicesima-fatica-di-ercole-aquario/

 

 

La coscienza di gruppo umanitaria dell’Aquario riconosce l’intera umanità come una singola entità vivente: una connessione, che è composta da individui unici pienamente realizzati.

La realizzazione che lo Spirito Umano è veramente “come uno” accende l’Anima del Leone con un rinnovato senso di potere e scopo.  Il fuoco interiore arde brillantemente.  Ti elevi al di sopra della visione limitata delle aspettative della società e riconosci la tua verità interiore come un individuo unico con un ruolo importante da svolgere.  Lo scopo superiore  è l’espressione della Volontà Divina, piuttosto che la volontà egoica.

 

Per vincere questa battaglia, il Leone deve camminare da solo, libero dalle masse.  Questo è un passo necessario nell’evoluzione della coscienza umana, perché ci permette di liberarci dal gregge per elevarci al di sopra delle illusioni della coscienza tribale e di massa.  Solo attraverso il tuo viaggio interiore unico puoi realizzare la vera importanza del tuo Sé.

 

 Questo non significa lasciare il gruppo: come è possibile lasciare qualcosa di cui si fa intrinsecamente parte?  Significa non permettere che il tuo senso di Sé sia ​​definito dalla società, ma piuttosto riconoscere la sovranità del tuo Sé interiore .  Nella più alta consapevolezza di gruppo dell’Acquario, il Leone è in grado di sbocciare nella sua unica espressione creativa.  Da lì riconosce il vero significato dell’individuo, come un Essere indivisibile dal tutto

Qualita’ da superare

Il desiderio del trono esterno.

Lezioni da imparare

la padronanza e il governo di sé (sedersi sul “trono interiore”)

 

 

Come il Leone risplende dall’interno, così il Sole risplende all’esterno.

 

 

 

 

 

 

La cattura della cerva dalle corna dorate

La quarta fatica di Ercole consiste nella cattura di una cerva  dalle corna dorate , sacra a Diana ma desiderata anche da Artemide, che vive sul monte Cerine. Essa si muove con tanta agilità e leggerezza che nessuno è mai riuscito a raggiungerla. Ercole, dopo averla inseguita per un anno, la cattura e la conduce nel tempio di Micene. 

Ercole viene mandato al lavoro in un campo in cui deve decidere quale voce, di tutte le molte voci, susciterà l’obbedienza del suo cuore.

 

 Alla quarta porta, la quarta fatica , Ercole è in silenzio.  Si affaccia su un orizzonte lontano dove si può vedere il tempio del Signore, il santuario del Dio Sole. Il silenzio è rotto dalla voce di Artemide, dea della luna, che rivendica a sé la cerva dalle corna dorate, presto contrastata da quella di Diana, cacciatrice dei cieli. Più tardi,  arriva una voce imponente che dice a Ercole che la cerva non appartiene a nessuna delle due, ma a Dio solo.  Lo dirige a salvarlo e farlo riposare nel santuario santo.

 

Interpretazione del mito

Il segno del Cancro è noto come la porta dell’incarnazione e rappresenta la coscienza di massa o istintuale.  Il riferimento del mito al “ritorno”, allude al processo di reincarnazione, quando l’istinto e l’intelletto hanno fatto il loro lavoro possono essere sostituiti dalla coscienza o dall’intuizione di gruppo.

  Il segno è governato sia dalla luna, che dà quell’identificazione di massa con la forma, e spiritualmente da Nettuno, che dissolve l’Ego individuale a favore della coscienza universale

 

Abbiamo visto che la cerva dalle corna dorate che Ercole cercava nella quarta fatica,  era sacra anche per Artemide,  ma è stata rivendicata anche da Diana, e da Apollo, il Dio del sole; essi rappresentano nella quarta fatica, rispettivamente l’ istinto, l’intelletto e l’intuizione, che sono aspetti della coscienza e della risposta all’ambiente e al mondo in cui si trova l’essere umano. 

L’uomo ha una natura animale, e  possiede la qualità dell’istinto e della risposta istintiva al suo ambiente: l’ istinto è la coscienza e la consapevolezza della forma( Artemide, la luna).  L’ uomo ha inoltre una natura mentale:  è razionale, può analizzare e dunque possedere cio’ che chiamiamo mente e quella facoltà di percezione e risposta intellettuale, che lo differenziano dall’animale; quando ha raggiunto quella fase di consapevolezza intelligente e istintiva, allora Euristeo  indica che c’è un altro mondo di cui può diventare ugualmente consapevole, ma che ha il proprio metodo di contatto e il proprio apparecchio di risposta. 

Per Ercole , la conquista della quarta fatica non consiste nel dominare  l’istinto, per il quale ha guardato; non per l’intelletto: era qualcos’altro, e per questo ha trascorso un ciclo di vita per la cattura della cerva dalle corna dorate.  Alla fine la cattura e la porta nel Tempio, dove è stato rivendicato dal Dio del sole che

nella cerva ha riconosciuto l’intuizione spirituale, quell’estensione della coscienza,  un senso di consapevolezza altamente sviluppato

 

La quarta fatica di Ercole si conclude portando la cerva al suo cuore ,al Tempio del Sole, dopodiché muore per una ferita alla gamba.  Tornato dal suo maestro, Ercole vede di nuovo la cerva in piedi nel campo proprio nel punto in cui l’aveva vista per la prima volta.

 

 Questo allude alle lezioni spirituali di cura, preoccupazione amorevole e compassione proprie del segno del Cancro: avere interesse per tutte le creature portandole al nostro cuore.  Simboleggia anche la rinascita.  Questa storia è una metafora per la verità spirituale che (sotto la custodia della Luna) le forme fisiche sono soggette alle maree del cambiamento e tuttavia (sotto la custodia di Nettuno) c’è un continuo afflusso di Spirito che rimane costante all’interno e attraverso le forme mutevoli.

 

Ercole, impara la lezione che non avrà successo fin quando non avrà trasmutato l’istinto in intuizione, passando attraverso l’intelletto. Egli pertanto conduce la cerva catturata (l’istinto) al Tempio, luogo dell’intuizione

 

APPROFONDIMENTO DELL’ARCHETIPO

Il Cancro e’un segno d’acqua , governato exotericamente dalla Luna ed esotericamente da Nettuno 

L’antico mantra per la personalita’ del segno 

“Lascia che l’isolamento sia la regola, eppure la folla esiste”

 

Il forte bisogno di sicurezza e fondamento viene percepito solo attraverso oggetti esterni dall’individuo dominato dalla personalita’. Per garantire ciò, puo’ costruire un muro di isolamento dal mondo.  La casa è creata come luogo di sicurezza, armonia e comfort.  Ma la sua portata è solo quella della famiglia immediata.  La sua influenza non si estende oltre le sue quattro mura.

 Mutevole quando cambia la luna e bramoso di stabilità esterna, quando è la stabilità emotiva interiore che vuole veramente.  Tende alla nostalgia, molto patriottico e attaccato alle tradizioni di casa, la quale diviene il guscio che protegge dal mondo e lo tiene chiuso nei suoi confini.

 

Il Cancro dominato dalla Luna è totalmente inconsapevole di sé come individuo.  È completamente identificato con i suoi genitori, il suo gruppo, la sua tribù.  Inconsciamente, riproduce, più e più volte, gli schemi karmici che lo legano al piano fisico.  L’autoconservazione è al centro del suo essere;  c’è una tendenza ad accumulare, a possedere e ad essere attaccati. 

La sua sensibilita’ e ricettivita’ lo rende attivo psichicamente.  A questo livello, lo psichismo del Cancro è indifferenziato e risponde semplicemente alle influenze delle fasi lunari e alle vibrazioni emotive all’interno del suo ambiente. Può avere difficoltà a distinguere tra le sue impressioni e l’influenza degli altri su di se’.  Inconsciamente lotta per mantenere il concetto più elementare di sé. 

 Nell’astrologia esoterica, il tibetano ci dice che la Luna è la “Madre di tutte le forme”, mentre Nettuno è il “Dio delle acque”.  In Cancro abbiamo la sacra unione della Madre di tutte le Forme (la Luna) e del Dio delle Acque (Nettuno), che rappresenta lo spirito.  

 

Mentre costruiamo intimità e relazione con l’anima, siamo sempre più sotto l’influenza del governatore spirituale di Cancro, Nettuno.

Nel glifo di Nettuno abbiamo una mezzaluna rivolta verso l’alto:  ciò indica la ricettività dell’anima allo spirito, che giace al di sopra della croce e dei limiti della materia.

Le tre frecce sopra una croce, simboleggiano l’ascensione  in più direzioni, verso l’alto e lontano dal terreno sottostante.  La metà superiore del glifo vuole muoversi in avanti e verso l’esterno, ma è trattenuta perché è ancorata alle limitazioni fisiche del mondo materiale.  Questo è il motivo per cui Nettuno ha così tante connessioni con l’Illuminazione e il Sentiero Spirituale che rendono possibile il supermento dei limiti della materia.

 

Nettuno a livello di personalità dissolve le condizioni fisiche e mentali che impedirebbero l’afflusso dello spirito nella materia fisica sotto forma di Amore Universale e Coscienza Cristica:  la vera natura oceanica del nostro Essere.

 

Ovviamente in senso profondo nettuno dissolve il tuo “ego”in modo di aprire la strada al tuo sé superiore., dissolve la tua idea di te stesso, l’illusione .ma ciò dipende dal livello di coscienza a cui si è identificati.

 

Per tutti i Cancro, quando si verifica questa dissoluzione, c’è un senso di appartenenza alla famiglia dell’umanità piuttosto che a un legame alle sole radici biologiche familiari

 

 L’antico mantram per l’Anima in Cancro è: “Costruisco una casa illuminata e in essa vi dimoro”.  

 Una casa illuminata si manifesta quando la luce dell’anima irradia e illumina il mondo interiore .  Sotto l’influenza di nettuno , l’individuo del cancro costruisce radici e fondamenta interiori 

la casa illuminata e’il tuo corpo, la casa della tua anima e questa nuova casa  è la luce che porti sempre dentro di te, il mondo intero è la tua famiglia e nutri gli altri principalmente attraverso l’emanazione della tua luce interiore.

 

INTEGRAZIONE DELLA POLARITA’

CANCRO-CAPRICORNO

 

 Il segno opposto al Cancro è il Capricorno, e questi due archetipi costituiscono  due portali : una è l’ingresso della vita entro la forma (incarnazione) e l’altra e’l’ingresso della vita spirituale (liberazione).  Una segna l’inizio dell’esperienza umana sul piano fisico, l’altro ne segna il culmine.

 

Cosa integra il Cancro attraverso il suo opposto Capricorno?

-A definire obiettivi concreti e una direzione  nella vita

-Radicamento 

 – Integrita’

 – Responsabilita’ 

 – Autorita’ 

– Disciplina interiore

 – Ad entrare nell’età adulta spirituale, fuori dal Nido.

 – Impara a essere genitore di se stesso 

– Impara ad assumere le responsabilità della  vita e accettando la responsabilità delle proprie azioni

 

Sviluppando un equilibrio tra

 

-La sensibilità emotiva del Cancro e la disciplina del Capricorno

– L’attaccamento del Cancro alle persone e il distacco impersonale del Capricorno

– La tendenza del Cancro a nascondersi nel suo guscio  e  il bisogno del Capricorno di riconoscimento pubblico

 – Gli umori , le decisioni mutevoli del Cancro e il radicamento del Capricorno

 

Saturno , governatore del Capricorno,  offre l’opportunità di liberarci dai confini, dai limiti e dalle restrizioni che ci vengono imposti dal nostro karma biologico e familiare, indicato dalla 4 casa del Cancro

clicca qui http://meditiamoastrologia.com/uccisione-di-cerbero/

 

Aiuta ad aprire i nostri occhi sulla nostra realtà interiore attraverso prove di autodisciplina e restrizioni, e rendendo possibile il  progresso evolutivo una volta superati i test necessari .

 

Quando sai davvero chi sei, quando sei forte all’interno (Cancro ) non c’è nulla che non puoi ottenere (Capricorno)

 

 Alcune domande su cui riflettere per la personalità del Cancro:

-cosa rappresenta per te la famiglia di origine, il tuo gruppo, la tua tribu’? 

-l’impulso per il  Cancro è spesso quello di ritirarsi nel suo guscio invece di affrontare il mondo. Trovi difficile esprimere verbalmente i tuoi sentimenti ed emozioni agli altri? Perche’?

– tendi ad isolarti e a ritirarti dal mondo , quando ti senti vulnerabile?

 

 Alcune domande su cui riflettere per l’espressione dell’Anima in Cancro:

-Come radichi in modo tangibile il tuo dono di empatia ,sensibilita’, cura e nutrimento?

– A chi lo rivolgi?

– Percepisci la tua dimora interiore come una fonte di luce per te stessa e per gli altri?

– Riconosci come  tua famiglia, l’umanita’ stessa?

 

 Tara

  Le mele d’oro delle Esperidi

 

Nella sua terza fatica , Ercole è diretto alla ricerca dell’albero sacro della saggezza e alla raccolta delle  mele d’oro delle Esperidi. 

 

 Procede verso nord, sud , est ed ovest : incontra Busiris,  che afferma di essere il Maestro e di conoscere la verità.  Senza pensare, Ercole lo accetta per quello che sembra essere e, perdendo la sua forza, si ritrova legato a un altare. 

A poco a poco Ercole si rende conto del suo errore e, ricordando le parole di Nereus che la verità è dentro di sé, riesce a liberarsi

 

 Egli sente che l’albero si trova vicino a una montagna lontana.  Prestando attenzione, gira a est ma viene bloccato da un senso di profonda angoscia: davanti a lui c’è Atlante, barcollante sotto il carico del mondo, inchinato dal dolore ma senza chiedere aiuto. 

Ercole dimentica la sua stessa ricerca e si precipita ad aiutarlo, sollevando il peso da suo fratello sulla sua schiena.

 

  Il carico rotola via ed entrambi sono liberi.  Con affetto, Atlante e le tre fanciulle offrono le mele d’oro a Ercole.

 

La terza fatica si conclude con il promemoria che la Via è contrassegnata dal servizio e che le azioni dell’amore sono indicazioni sulla Via.

 

Interpretazione del mito

 la conoscenza viene trasmutata in saggezza

 Dopo le prime due fatiche, il discepolo deve essere consapevole delle qualità dell’anima e riconoscere questa presenza nella coscienza del risveglio.

  Ercole inizialmente fallisce in questo, cadendo vittima dell’auto-inganno.  Realizzando alla fine questo errore, può quindi trovare Prometeo, che simboleggia il Dio interiore e che deve essere salvato dagli avvoltoi del desiderio e dell’egoismo.  Nel liberarlo,  arriva a comprendere il potere del servizio e l’amore

  Ma la terza fatica  è importante per l’incontro di Ercole con Atlante: dimenticando la propria ricerca nel suo sforzo di aiutare a sollevare il peso di tutto il mondo, dimostra grande compassione e altruismo e, nel farlo, lo libera  e raccoglie le  mele d’oro delle esperidi 

 

APPROFONDIMENTO DELL’ ARCHETIPO

Il GEMELLI è un segno d’aria mutevole governato tradizionalmente da Mercurio ed esotericamente da Venere 

 

L’antico mantram è :

“Che l’ instabilità faccia il suo lavoro.” 

Confusione, dispersione mentale mutevolezza degli obiettivi, ..sono tutti tratti  della personalità dei Gemelli.

 L’archetipo è collegato all’acquisizione di informazioni, dati e fatti dall’ambiente esterno.  Si correla con la componente razionale e  logica all’interno della coscienza (cervello sinistro). 

  Mercurio  ci insegna a connetterci e comunicare con il nostro sé superiore e ascoltare la nostra chiamata spirituale: apre portali di comunione tra la mente concreta e la mente astratta, conducendoci al maestro interiore.  

 

Una volta che l’attività di Mercurio ha ampliato la nostra percezione, siamo aperti all’attività di Venere attraverso il centro del cuore. 
Questo porta un risveglio spirituale sotto forma di un profondo senso di comunione e connessione con tutti gli esseri senzienti. 

 

C’è una consapevolezza dell’amore, non come un’idea, ma come un’energia vivente che permea e si irradia per tutta la vita.  Questo cambiamento nella percezione ci porta alla realizzazione della nostra interrelazione l’uno con l’altro e con tutti gli esseri viventi.

 

Il pianeta venusiano cerca di governare l’intelletto  e di sviluppare un ponte di comunicazione tra la mente e il mondo interiore

 

 La parola di potere per l’anima dei gemelli 

 ” RICONOSCO IL MIO ALTRO SÉ E, MENTRE QUELLO DECLINA, IO CRESCO E SPLENDO” 

 

 gli aspetti duali si riferiscono alla personalita’ e all’anima, mentre uno declina, l’anima puo’risplendere

Il segno zodiacale “maturo” cerca di manifestare comunicazione efficace e di stabilire un rapporto tra le dualità percepite.

 l’amore,  può cominciare a essere influenzato dalla luce dell’ anima: si impara a “pensare con il cuore”

 

Venere attraverso i Gemelli si occupa di relazioni superiori, ovvero stabilire un collegamento con il sé superiore .

 

La luce e la coscienza, focalizzate attraverso il chakra Ajna , migliora la capacità dell’uomo di sperimentare un senso di comunione : la comunicazione in questo modo governa anche il dialogo interiore che abbiamo con noi stessi.

L’ integrazione della polarita’ avviene attraverso l’archetipo del Sagittario, segno opposto ai Gemelli

 

 

L’archetipo del Sagittario si correla con la necessità di comprendere la natura dell’universo in un contesto cosmologico, filosofico o metafisico.

Rappresenta , per i Gemelli, la visione unificata che da un senso e una direzione focalizzata alla tua vita

 

  • Devi renderti conto che la costante dualità nel pensiero e nell’azione porta solo a instabilità e confusione
  • Devi imparare a fare delle scelte
  • Devi cercare una conoscenza superiore
  • Devi esercitarti a dire la tua verità
  • Devi lasciar andare tutto ciò che è superficiale in te stesso e dedicare la tua vita alla ricerca del reale e del naturale

 

Il segno zodiacale del Sagittario è associato a verità, libertà, obiettivi, conoscenza superiore e liberazione.  È il segno del filosofo, sia dell’insegnante spirituale che del ricercatore spirituale. E’ il segno dell ‘”arciere” che punta il suo arco e la sua freccia verso il cielo;

Questo e’cio’ che l’archetipo dei gemelli dovrebbe integrare in se’stesso

 

Alcune domande su cui riflettere per la personalità dei Gemelli:

 

-Capita di sentirti incapace di comunicare chiaramente con gli altri o di adattarti socialmente?

-Ti riesce difficile focalizzarti su un idea, un progetto, un obiettivo e portarlo a termine?

-Che differenza c’e’ tra comunicazione e connessione?

-E tra intelletto e intuizione?

-perche’e’importante la conoscenza?

 

Domanda per l’espressione dell’anima 

 

-in che modo e attraverso quali mezzi riesci a conciliare Mercurio(mente) e Venere(cuore)

-che tipo di connessione ti fa sentire completo?

-La tua ricerca di significato  è in realtà una ricerca del tuo Sé superiore?

 -Come puoi usare ciò che conosci per il bene collettivo?

-Guarisci gli altri aiutandoli a trovare la loro voce e a comunicare la propria verita’?

-Troverai le risposte alle tue domande pensando profondamente alla natura e al senso della vita?

 

la cattura del toro di Creta

 

Nella seconda fatica, Ercole, solo e ancora pieno di profonda angoscia, deve salvare un toro sacro dal suo sacrificio previsto da Minosse, re di Creta e consegnarlo sulla terraferma dove abitano gli uomini con un occhio solo.  Sull’isola, dove il toro è prigioniero, c’è un vasto labirinto: qui, seguendo la stella scintillante che brilla dalla sua fronte, Ercole insegue il toro da un posto all’altro.  Da solo, lo cattura e lo cavalca come un cavallo attraverso le acque fino alla terraferma, circondato dalle sette sorelle.  Lo conduce nel Luogo Santo e lo consegna in sicurezza ai suoi principali guardiani, tre Ciclopi con un occhio solo.

 

 Interpretazione del mito 

 

 Nella seconda fatica ,Ercole ,affronta il potente mondo del desiderio e conduce il discepolo alla comprensione della grande Legge di Attrazione.  La lezione riguarda la natura del desiderio e la sua trasmutazione in aspirazione, il giusto uso del sesso e la legge che governa quella forza magnetica.  Tutti questi devono essere padroneggiati per consentire al discepolo di controllare il toro del desiderio, abbastanza da attraversarlo nelle acque della natura emotiva.  Nel mito, questo sforzo è aiutato da una stella che brilla  che ha una corrispondenza sul piano fisico con la brillante stella fissa Aldebaran, nella costellazione del Toro, e la vicina costellazione delle Pleiadi, le sette sorelle  .

 

 Solo quando l’anima è  libera dalla presa della materia seguirà la giusta azione.  Quando il discepolo Ercole consegue questo obiettivo nella seconda fatica, il toro del desiderio viene consegnato a Ciclope, l’iniziato con un solo occhio, che è lui stesso, l’anima. 

Nella seconda fatica , l’ opportunità  è quindi la purificazione della forma, la sua consacrazione e spiritualizzazione, in modo che la luce possa brillare attraverso di essa: la glorificazione della materia che porta all’illuminazione.

 

              Il compito spirituale in Toro

 

LA LUCE PENETRANTE DEL SENTIERO

 

 Lo scopo dell’Anima per una persona che ha l’ascendente in toro nel proprio tema natale, ha molto a che fare con il principio di illuminazione.  Il suo compito è irradiare il mondo fisico con la coscienza e, così facendo, elevare il piano materiale.

 

 La vera crescita avviene in cicli e affinché noi possiamo continuare a crescere, una parte di noi deve prima morire.

L’asse nodale Toro / Scorpione ci insegna come entrare in contatto con questi cicli;  capire quando è il momento di mettere radici e crescere, e quando è il momento di distruggere parte di ciò che abbiamo creato, in modo da poter  ricostruire strutture che ci consentano di crescere ancora di più.

 

È comune per le persone del Toro concentrarsi sul successo esteriore e su cose che sono esteticamente piacevoli alla vista.  Ma lo Scorpione ci ricorda che la bellezza viene da dentro, e la vera felicità non sta sempre in quanto otteniamo nel fisico, ma anche quanto siamo stabili in quello emotivo e spirituale.

 

Il Toro ha una relazione più diretta con la terra fisica,i cinque sensi e le cose che ne creiamo e il modo in cui le riconosciamo, ammiriamoe costruiamo.  Lo Scorpione è l’opposto e rappresenta un concetto più astratto e occulto: vita, morte e rinascita.  Lo Scorpione riconosce il vuoto senza tempo in cui stiamo tutti ruotando. L’oscurità dell’ignoto e il desiderio di diventare una parte del vuoto, che lo sappiamo o no.

 

 Il terreno di prova e la sfida principale ha a che fare con il non attaccarsi e intrappolarsi nello stesso piano fisico che il Toro cerca di illuminare.  Il Toro è principalmente un segno di desiderio, desiderio nella forma.  Dobbiamo ricordare che a livello di personalità, il motto del Toro è: “Ho.. quindi sono”.

 

Il desiderio in Toro diventa aspirazione spirituale in Scorpione.  L’oscurità dell’esperienza in Scorpione diventa illuminazione in Toro

Quest’asse indica che il desiderio di cose materiali e terrene è finalmente sostituito dall’aspirazione per la vita dello spirito, e le prove nello scorpione, lo testano.

Cliccaquihttp://meditiamoastrologia.com/idra-di-lerna/

 Nella seconda fatica, quella del secondo segno dello zodiaco , il simbolo e’ l’illuminazione, che porta luce nella buia caverna dello scorpione, e quest’ultimo porta il toro ad integrare, nelle profondità, le ombre non percepibili sulla terra

 

(il toro ha come elemento la terra, che viene nutrita dalle acque purificatrici dello scorpione)

La polarita’ scorpione/toro segna dunque la vittoria definitiva dell’anima, sulla forma.

Per l’energia di questo mutuo rapporto, morte e tenebra si rivelano come vita e luce.

LA NOTTE NERA DELL’ANIMA DIVENTA SOLE IRRADIANTE

 

 Mantram della personalità: lascia che la lotta sia senza ostacoli.

 

 Il Toro è un segno di terra fisso, governato tradizionalmente dal pianeta Venere e spiritualmente/esotericamente da Vulcano.  Il Toro è fortemente associato al desiderio di acquisire sostanza materiale di bellezza e valore 

  Il suo simbolo, il toro, ha una connessione essenziale con l’occhio della visione (il centro Ajna). La stella più luminosa delle costellazioni, Aldebaran è chiamata Occhio dell’Apocalisse.  Conosciuta come la “Stella dell’illuminazione”, è associata all’Ajna o all’occhio della visione. 

 

 Il governatore tradizionale, Venere, è il pianeta dell’amore, della bellezza e del piacere ed è in Toro che apprendiamo ciò che troviamo bello e il tipo di persone con cui vogliamo essere in relazione.  Venere governa la bellezza fisica, le relazioni, e il desiderio di unire.  Supporta l’energia del desiderio e dell’attrazione e tutto ciò che ci dà piacere.  Come segno di terra, è particolarmente interessato al piano fisico dell’esistenza.

 

Domande alla personalita’ del toro

 

 -In che modo, cio’ che possiedi, supporta la tua espressione piu’elevata?

-Conosci la differenza tra desiderio ed aspirazione? 

-Quale esperienza sensoriale ti avvicina alla tua natura piu’profonda?

-Quali valori e principi scegli per la tua sicurezza e stabilita’ interiore? Cosa ti rende “ricco”?

 

 

Mantram dell’anima: vedo e quando l’occhio è aperto, tutto è luce.

 

  Vulcano, in quanto fabbro degli dei, è il governatore spirituale del Toro. 

 Vulcano trasforma, forgia e purifica l’attaccamento dei Taureani alla bellezza, alla materia e al mondo materiale, alla percezione e all’intuizione spirituali (ancorate nell’Ajna o terzo occhio).  Attraverso l’influenza di Vulcano, l’anima in Toro cerca di rivelare che tutta la materia è, in effetti, una manifestazione  divina .

 

 Domande sull’anima per il Toro:

 

-Come entri in contatto con la tua ombra?

-Quali principi e valori costituiscono le fondamenta del tuo essere?

-La crescita avviene secondo cicli. Come accogli nella tua vita quotidiana il ciclo della morte e della rinascita?

-Come stai aumentando la Luce in te? 

-Cosa stai esprimendo per nutrire e migliorare questa Luce?  

 

 

Tara a iovino

 

 

 

La cattura delle giumente    antropofaghe

Nella  prima fatica , Ercole è incaricato di catturare le giumente antropofaghe e selvagge nella terra di Diomede, figlio del dio della guerra. I cavalli da catturare sono diventati così malvagi e distruttivi che  uccidono tutto ciò che incontrano,devastando la terra.  Ercole, fiducioso di poterli catturare, chiede l’aiuto del suo amico Abderis.  Insieme e con un’attenta pianificazione, riescono ad angolare e legare con successo le bestie.  Con gioia per la propria abilità, Ercole lascia il suo amico per finire il compito di guidare le giumente attraverso il cancello finale.  Spaventato e incapace di controllare le terrificanti bestie, Abderis cade vittima di loro e viene ucciso, e le giumente antropofaghe fuggono per continuare la loro devastazione contro la popolazione.  Colpito, ma più saggio, Ercole deve ripetere il compito della sua prima fatica: il suo eventuale successo viene acquistato al grande prezzo del suo fallimento iniziale

 

Interpretazione del mito

 

Nella sua prima fatica , Ercole, ha il compito di catturare le giumente antropofaghe, simboli dell’attività  indisciplinata e incontrollata della mente inferiore o concreta, con le sue idee e pensieri dannosi, in forte contrasto con le emanazioni costruttive e redentrici dell’anima o della coscienza superiore. 

Egli deve iniziare a ottenere il controllo mentale e apprendere la potenza dei pensieri e il danno che generano quando sono incontrollati. 

 

Inizialmente, non riesce a realizzare il loro potere e li lascia nella cura del sé inferiore o della personalità, simboleggiata dal suo amico. 

La lezione che finalmente apprende è che l’anima, con la cooperazione della personalità, è necessaria per custodire e controllare le giumente antropofaghe selvagge  della vita-pensiero.

 

Il compito spirituale in Ariete

 Il compito dell’anima in Ariete e’ imparare a controllare le  passioni infuocate attraverso il giusto uso della mente.

In Ariete ci viene chiesto di riorientare la nostra coscienza in modo che l’aspetto della mente possa essere sfruttato per lavorare per conto dell’anima.

L’Ariete è chiamato infatti ” la Luce della Vita stessa” ed e’ il “riflettore” che va in cerca di ciò che può essere usato per l’espressione divina.

Tre impulsi caratterizzano l’Ariete

 L’impulso di iniziare

in chiave esoterica rappresenta  l’impulso di prendere una  forma fisica da parte dell’anima(l’inizio della vita “terrena”in un corpo fisico)

Esso e’ seguito dal desiderio di creare

 L’impulso alla resurrezione

  Una volta avviato il lavoro creativo, sorge l’impulso di ottenere la libertà dalla forma, liberando l’anima dalla “prigione “della vita nella materia. 

L’inizio fisico e l’inizio spirituale, la creazione fisica e la creazione spirituale, l’emersione fisica e la liberazione spirituale sono i tre impulsi iniziali trovati in Ariete.

 

 Gli antichi chiamavano lo spirito “la scintilla della vita” ed è qui che inizia la vita per ogni individuo.  Essere nati sotto il segno dell’Ariete significa che un’energia così potente è trasportata nel profondo, e il compito della vita di solito implica la capacità di essere audace, coraggioso, e pionieristico.  La preoccupazione centrale per lo sviluppo di questo segno è affermare la volontà, seguire la propria strada e imparare a essere indipendente. 

 

 La prima fatica di Ercole segna quindi il primo passo di Ercole sul “percorso di trasformazione”. 

È nel segno dell’Ariete che siamo chiamati a ri-orientare l’aspetto mentale della nostra coscienza.  Qui dobbiamo iniziare a passare dall’impulso di vivere con entusiasmo nella materia, a usarla  per conto dello spirito. Quando l’anima e la personalità cooperano in equilibrio, la mente diviene lo strumento per generare  idee nuove e trasformative  a beneficio dell’umanità.

 

 L’Ariete è un segno cardinale di fuoco governato tradizionalmente da Marte e spiritualmente/esotericamente da Mercurio.

 

Mantram della personalità: E la Parola diceva: “cerchiamo di nuovo la forma”.

 

Attraverso Marte, l’individuo manifesta l’azione senza pensare alle conseguenze;

Marte, il dio della guerra, dà soprattutto, la pronta disponibilità a combattere, il coraggio e la volonta’  per il conseguimento dei propri desideri e dei propri ideali: la vittoria del “guerriero”.

La personalità in Ariete tende ad agire quindi in modo avventato e con un impeto di spavalderia e impulso guidato meramente dall’ego.

 

Mercurio opera sul piano animico del segno: essendo il Messaggero alato degli Dei: illumina la mente ed e’ il ponte tra l’anima e la personalità

Attraverso l’energia mercuriale, l’ariete accede al Sé Superiore, per trovare soluzioni  alle situazioni di crisi, per analizzare e comprendere. 

L”integrazione avviene attraverso il segno opposto, quello della Bilancia, (  clicca qui  ) il cui governatore exoterico e’ Venere: mantenere una identità indipendente , rende possibile essere in relazione con l’altro  senza perdere la propria individualita’.

 

La polarita’ indica la necessita’di equilibrio tra indipendenza e relazioni; liberta’ e intimita’ condivisa; aggressivita’ e mediazione

 

Alcune domande su cui riflettere per la personalità dell’Ariete:

 

  •  Quanto hai bisogno, per sentirti vivo, di esperienze adrenaliniche?
  •  Quanto è vitale rivestire un ruolo di leadership? E come usi la volonta’ per emergere tra il gruppo?
  •  Come ti relazioni agli altri e a quale tipo di relazione sei attratto?

 

 La Voce dell’Anima in Ariete dice: “Vengo avanti, e dal piano mentale, governo”.

 Alcune domande su cui riflettere per     l’espressione dell’ Anima in Ariete:

 

  •  Scegli consapevolmente di lottare per un fine non egoistico?
  •  Consideri le conseguenze delle tue scelte  al di là del tuo stesso interesse personale?
  • Usi la volonta’e il pensiero creativo per generare progetti, sotto l’impulso della tua voce interiore?
  • Chi e’, dentro di te, il vero leader? Chi guida la tua vita?

 

 

 

La dodicesima fatica di Ercole è la cattura dei buoi rossi di Gerione

“Questa è la tua dodicesima fatica, o Ercole, prima della liberazione. Andrai da Gerione, il mostro a tre teste che tiene illegalmente con sé una mandria di buoi dal colore rosso. 

Conducili alla Città Sacra e libererai così, insieme a te stesso, anche il mondo dagli istinti inferiori che impediscono il progresso sulla Via

Ora l’umanità, il mostro violento, è pronta per essere salvata: sei Tu, che hai superato ogni prova, il Salvatore del Mondo.

 

Il Mito

La dodicesima fatica di Ercole

Nella sacra Camera del Concilio, Colui Che Presiedeva rivelò al Maestro la Volontà di Ciò che Deve Essere.

“Egli è perduto e ritrovato; morto eppur vibrante di Vita. Il servitore diviene il salvatore e ritorna alla sua dimora.”

Il Maestro rifletté, poi chiamò Ercole e gli disse:

“Ora sei innanzi all’ultima porta, ti rimane ancora una fatica prima di completare il circolo ed ottenere la liberazione. Và in quel luogo oscuro chiamato Erizia, dove la Grande Illusione regna sovrana, dove Gerione, il mostro a tre teste, tre corpi e sei mani, è signore e re. Illegalmente egli tiene con sé una mandria di buoi dal colore rosso cupo. Tu devi portare questa mandria da Erizia alla nostra Sacra Città. Fai attenzione a Eurizione, il pastore e al suo cane a due teste, Ortro”. 

Passando per la dodicesima Porta, il figlio dell’uomo, che era anche figlio di Dio, s’avviò in cerca di Gerione. E così fu. Con la protezione del calice d’oro, Ercole salpò e veleggiò sull’agitato mare per giungere infine alla terra di Erizia.

Di lì a poco giunse sul luogo dove pascolava la mandria dei buoi rossi, che era sotto la sorveglianza del pastore Eurizione e del cane Ortro, dalla doppia testa.

Quando Ercole si avvicinò, il cane gli si scagliò contro come una freccia che vola dritta verso il bersaglio, urlando e grugnendo orribilmente, spalancando con ferocia le nude zanne.

Ercole abbatté il mostro con un colpo decisivo, poi tornò indietro e si avviò verso la Città Sacra. Ben presto Gerione ed Ercole si trovarono faccia a faccia. Sbuffando fuoco e fiamme simultaneamente dalle sue tre teste, il mostro fu trafitto ed Ercole condusse quindi la mandria verso la Città Sacra.

 Sebbene provato da questa sua dodicesima fatica, Ercole riuscì infine a tornare.

Il Maestro l’attendeva.

“Benvenuto, o figlio di Dio e anche figlio dell’uomo: il gioiello dell’immortalità è tuo. Con queste dodici fatiche hai superato tutto ciò che è umano e hai raggiunto il divino. Sei tornato alla tua dimora per non lasciarla mai più. Il tuo nome sarà scritto nel firmamento stellato, come simbolo che ricorderà a tutti i combattenti figli degli uomini il loro destino immortale. Le tue fatiche umane sono finite, ora inizia il tuo compito cosmico.”

 

Interpretazione del mito della dodicesima fatica di Ercole

La dodicesima fatica di Ercole descrive Gerione come un gigante a tre teste che simboleggia la triplice natura della costituzione umana.  È compito di Ercole in questo lavoro portare questa triplicita’ (corpo fisico,emotivo e mentale) a servizio dell’anima: Ercole le trafigge con la freccia dello spirito, sconfiggendo la natura inferiore. Con questo atto,  Ercole ha dimostrato di aver raggiunto la piena padronanza e maestria della sua natura inferiore.

La mandria di buoi rossi ha il significato della comunita’ unita perché sono animali sociali.  Il bestiame di Gerione è rosso, macchiato del colore del tramonto, a simboleggiare il completamento di un ciclo.

 

Il compito spirituale in Pesci

La dodicesima fatica di Ercole

 

I Pesci, segno mobile – elemento acqua, sono governati tradizionalmente da Nettuno e spiritualmente da Plutone.   

Sotto l’influenza di Nettuno, i Pesci, sono sensibili a tutto e tutti, con l’incapacità di discriminare la fonte di quella sensibilità.  Il piano astrale e il plesso solare sono di solito abbastanza aperti e indisciplinati, così che la sensazione viene spesso scambiata per coscienza, l’impressionabilità psichica per comprensione spirituale, simpatia per compassione.  L’esperienza è solitamente istintiva ed emotiva.  L’apertura emotiva tende a non essere fondate in alcuna forma pratica. 

  Questo aspetto totalmente inconscio del martirio / sacrificio di sé, è malsano.  La natura espansiva delle acque dei Pesci si estende verso l’esterno senza dighe , inondando l’area circostante. L’impulso per altri mondi ed esistenze (ricorda che il plesso solare è aperto al piano astrale) spesso porta all’abuso di sostanze o ad altre pratiche di evasione, eludendo   la disciplina mentale necessaria per scoprire la propria saggezza interiore.

Parole chiave per la personalita’dei Pesci

 “E la Parola disse: Entra nella materia”.

 

 Domande per l’integrazione della personalità:

 

  1. In quale spazio, dentro te stesso , ti rifugi e  in quale modo , per quale circostanza esterna?
  2. Cio’che senti ti avvicina o ti allontana dagli altri?Trovi difficile stabilire dei confini sani?
  3. Con quale senso pratico usi la tua fantasia ed immaginazione?

 

  Nel primo ciclo, dunque, l’anima è prigioniera nella sostanza, discendendo nell’oceano della materia.  Più tardi, sulla ruota rovesciata, il germe della Vita-Cristica viene impresso e il discepolo prende coscienza della dualità, provocando una grande Crisi di Polarizzazione.  La personalità viene lentamente allineata dall’anima.  La schiavitù è finalmente portata a termine quando l’anima si stacca dalla personalità e si ricollega nella coscienza all’Uno.  Questa è la storia culminante dei Pesci e dell’evoluzione umana.

 

Essendo l’opposto polare dei Pesci, la Vergine è uno dei segni dello zodiaco più significativi poiché contiene il Seme e rappresenta l’obiettivo del processo evolutivo umano.  Questo obiettivo è rivelare la velata realtà spirituale della materia.  La nota fondamentale della Vergine è infatti  “Il Cristo in te, la speranza della gloria”.  Questo è il seme che giace dormiente in Pesci

La dodicesima fatica di Ercole

 

Il temperamento del Pesci fluido e sensibile, medianico e psichicamente polarizzato, è stabilizzato in Vergine.  I due segni si bilanciano a vicenda mentre la Vergine fornisce l’impulso per l’introspezione mentale e l’analisi critica.  Anima e forma sono unite nella Vergine: il seme che nascondeva la realtà spirituale è vivo e rivela la bellezza dello spirito nella materia.  Le loro funzioni sono sostanzialmente intercambiabili.

 

Il mantram per l’ Anima in Pesci : “Esco dalla casa del Padre e tornando indietro, io Salvo”

 

Plutone : si dice che il pianeta detenga la custodia di tutto ciò che si trova sotto la superficie della Terra: la fertilità del suolo e la ricchezza delle sue gemme.  La storia di Plutone suggerisce che c’è qualcosa nel nostro nucleo, un gioiello, una luce interiore, che viene trasportata oltre la morte.  Attraverso Plutone, governatore spirituale dei Pesci,  il potere distruttore della morte intesa come completamento e fine di un ciclo  (morte del desiderio, morte della personalità e di tutto ciò che lo tiene tra le coppie di opposti) i Pesci  ottengono la liberazione finale.  Plutone non distrugge mai l’aspetto coscienza: e’ il grande rivelatore, interviene e fornisce le condizioni per la trasformazione finale e la dissoluzione di confini illusori

 

      Domande per l’espressione dell’Anima 

 

  1. Come trasmuti le esperienze mistiche in saggezza applicata ?
  2. Quali sono gli strumenti e le pratiche che utilizzi per accedere al tuo mondo interiore, e sentirti al tempo stesso, radicato ?
  3. In che modo integri l’archetipo del tuo opposto polare, la Vergine?come usi la tua mente?

La luce che brilla sulla terra attraverso il mare

Pulizia delle stalle di Augia

L’ undicesima fatica di Ercole, lo vede incaricato da Euristeo a ripulire le stalle del re Augia.

Le stalle ospitavano il bestiame del re e non venivano pulite  da trent’anni.  La sporcizia, il fetore e la pestilenza derivanti dallo sterco accumulato, rendevano l’ambiente un luogo infestato e invivibile.

Ercole si prestò a ripulirle in un giorno, un compito che si pensava fosse impossibile, e il re promise ad egli un decimo della sua mandria, nel caso in cui sarebbe riuscito nella sua undicesima fatica.  

Mentre valutava l’area intorno alle scuderie, Ercole osservò due fiumi che costeggiavano le stalle: ebbe l’idea di reindirizzare il corso di entrambi i fiumi in modo che fluissero direttamente alle stalle.  Quando le acque iniziarono a scorrere,  la sporcizia accumulata e i detriti furono rapidamente spazzati via.  Quindi, come promesso, Ercole svolse il suo compito in un solo giorno.

Il re Augia, incredulo, penso’ che Ercole avesse tradito il compito: rifiutò di onorare l’accordo e bandì Ercole dal suo regno, mantenendo tutto il suo bestiame.

INTERPRETAZIONE DEL MITO

In Capricorno sappiamo ( clicca qui ) che Ercole, dopo aver sconfitto Cerbero, il re dell’ Ade, si volta alla luce superna dell’esperienza mistica sulla vetta della montagna, la cima del conseguimento spirituale: l’iniziazione.

Ma scende nuovamente  a valle. Il mondo materiale, la qualità terrena del Capricorno, si “dissolve nell’aria” in Aquario e si permea di nuova luce.

“Undici volte la ruota ha girato ed ora ti trovi davanti ad un’altra Porta. Lungamente hai inseguito la luce che, dapprima, tremolava incerta, crebbe, poi, per divenire un faro, ed ora risplende per te come un sole radioso. Volta ora le spalle a quella luminosità; ritorna sui tuoi passi; torna indietro verso coloro per i quali la luce non è che un punto instabile ed aiutali ad ingrandirla. Dirigiti verso Augia, il cui regno deve essere ripulito da un male antico. Questo è quanto dovevo dirti.”

Ercole s’incamminò, oltrepassando l’undicesima porta, per andare in cerca del re Augia…”

La condizione in cui verteva il bestiame e’una metafora della natura inferiore non elevata ed illuminata dell’umanita’:  Ercole abbatte le barriere liberando i due  fiumi, simboli di Amore e Vita, in modo che  possano rivelarsi ,riversarsi e fluire all’umanita’ assetata .

E’il portatore delle acque di Vita.

“Avendo espletato il suo compito con successo, il figlio dell’uomo, che era anche figlio di Dio, ritornò verso Colui che l’aveva mandato.

Quando fu vicino al suo Istruttore, questi gli disse: “Sei diventato un servitore del mondo, sei avanzato andando a ritroso; sei venuto alla Casa della Luce calcando un altro sentiero, hai dato la tua luce affinché la luce degli altri potesse risplendere. Il gioiello che l’undicesima fatica ti dona ,sarà per sempre tuo”

 

IL COMPITO SPIRITUALE IN AQUARIO

L’ aquario e’un segno di aria appartenente alla croce fissa, la croce del discepolato.

La Croce fissa  è costituita da quattro segni zodiacali : toro/scorpione e leone/aquario.

Esotericamente il toro  ti insegna la natura del desiderio e ciò che deve accadere in modo che tu possa liberare i tuoi attaccamenti personali e trasformare l’energia del desiderio in realizzazione spirituale. Una volta che il Toro si è risvegliato nella sua anima, le risorse accumulate si trasformano in valori e principi interiori. In scorpione avviene la vittoria dell’anima sulla forma contro l’idra di lerna ( clicca qui ) e ci si eleva “dall’oscurità alla luce, dall’irreale al reale, dalla morte all’immortalità”

Il leone è simbolo dell’ individuazione: l’ anima esprime se’ stessa e la personalità è messa a servizio di quest’ultima; il percorso porta dall’autocoscienza, alla consapevolezza di se’

In questa fase di evoluzione l’aquario, spinto dal suo governatore exoterico Urano, il liberatore, completa la croce: l’ individuo, sovrano di se’ stesso, e’ a servizio dell’umanita’

L’ Aquario è collegato al sistema circolatorio mentre il suo opposto polare, il Leone è il governatore del cuore.  L’ Aquario centrato sull’anima ha imparato a essere centrato sul cuore: è dal cuore che l’Aquario uraniano è in grado di diffondere la sua visione interiore a beneficio dell’umanita’.

La voce della personalita’ afferma : “che il desiderio, nella forma, sia il mio governatore”

 

La personalita’ dell’ aquario puo’manifestarsi attraverso una superficiale autocoscienza.

L’individuo ècosciente di sè solo attraverso l’appartenenza ad un gruppo.  Quando matura in Leone e diviene consapevole della propria identita’ ed unicità, puo’ espandersi nella consapevolezza di gruppo: l’ individuo diviene  universale, perdendo la sua identità personale nel bene collettivo, pur conservando la sua identità spirituale.

Più la nostra coscienza è individualizzata, più è universale.  Maggiore è la nostra connessione con il nostro Sé, maggiore è la nostra visione dell’ Uno.  L’espansione della consapevolezza che si trova a questo livello porta l’aquario al servizio dell’umanità.

 

DOMANDE PER LA TRASFORMAZIONE DELLA PERSONALITA’

  1. Come individuo, come puoi conciliare i tuoi bisogni o comportamenti ,con quelli del gruppo?  
  2.  In che modo il gruppo ha un impatto armonioso sulla tua vita personale?
  3. Come riconosci ed esprimi la tua unicita’?

La voce dell’anima afferma : ” io sono Acqua di Vita, versata per gli uomini assetati”

Il risveglio alla realtà dell’Anima in questo segno avviene attraverso il suo governatore esoterico, Giove . La natura dell’amore unificante che abbatte ogni ostacolo e separazione e che Giove esprime a livello dell’Anima, attraverso l’Aquario, non è di tipo romantico e personale:  e’ l’amore impersonale verso quel gruppo universale a cui ora si identifica e serve l’umanità ,e a cui riversa “Vita piu’abbondante”.

Le note chiave di questo segno sono impersonalita’, cooperazione, liberta’, abnegazione (il significato del sacrificio di se’ e’ RENDERE SACRO) e lavoro di gruppo.

Nota bene: l’anima vive gia’ in coscienza di gruppo. Le energie aquariane vanno incarnate nella quotidianita’ ; dal misticismo dell’era dei Pesci, si passera’ dunque all’occultismo della Nuova era in Aquario

 

DOMANDE PER L ‘ ESPRESSIONE DELL’ ANIMA

  1. Come si può essere preoccupati per l’intera umanità ed essere apparentemente indifferenti o “insensibili” a livello personale?
  2. Come esprimi l’energia del tuo cuore?
  3. Quando ti senti  intrappolato nella tua attività mentale,  sei in grado di andare oltre i tuoi pensieri e focalizzare la tua attenzione sul silenzio e la pace che si trovano dentro di te?
  4.  Come usi le tue energie per il bene collettivo?

 

 

 

  

 

La luce dell’iniziazione

L’uccisione di Cerbero

Nella decima fatica, Ercole, deve uccidere Cerbero , il Guardiano dell’Ade. Cerbero era il fedele servitore a tre teste dell’Ade. Era feroce e aveva i denti frastagliati. Proteggeva diligentemente il cancello dell’Ade per impedire ai morti di fuggire e ai vivi di entrare.
Ercole affronta il suo compito più pericoloso: deve discendere nell’oscuro mondo sotterraneo, dal quale nessun essere umano era mai tornato. Quindi era necessaria una preparazione per questo compito. Prima di intraprendere questo lavoro, Ercole si prepara visitando il luogo sacro di Eleusi, e viene iniziato ai misteri eleusini della vita e della morte. Questi misteri segreti rivelano le fasi del viaggio spirituale: purificazione , trasfigurazione e iniziazione. È preparato a viaggiare tra i mondi e solo allora parte per il suo viaggio.

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uccelli di Stinfalo

Un raggio di luce focalizzato sulla meta

Uccidere gli uccelli di Stinfalo 

In questo lavoro, Ercole viene incaricato di trovare la palude di Stinfalo e di scoprire il modo di stanare gli uccelli feroci e mangiatori di uomini. Infatti gli uccelli di Stinfalo hanno becchi di ferro, artigli affilati come spade e piume  d’acciaio, e provocano il caos tra la gente di  Arcadia.  Ercole, arriva nella palude fetida di Stinfalo e al suo avvicinamento, gli uccelli stridono in un coro rauco, minaccioso e dissonante.  Tre degli uccelli, vedendo Ercole, piombano per attaccarlo, ma in piedi per terra, li respinge con la sua mazza pesante.  Mentre si trova in piedi davanti alla palude, chiedendosi come avrebbe liberato il posto da questi uccelli rapaci, ricorda le parole del suo Maestro: “La fiamma che brilla oltre la mente rivela una direzione sicura“.  Al crepuscolo, quando la palude è densa di innumerevoli uccelli di Stinfalo, Ercole ne provoca la fuga precipitosa, battendo dei grandi piatti d’ottone donatigli da Atena, la dea della sapienza.  Sconcertati e disturbati da un rumore così mostruoso, gli uccelli, con le ali che sbattono selvaggiamente, non torneranno mai più.

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